4 toscani nella nazionale under 12 di baseball Campioni d' Europa a Budapest
Duccio Cassini - Atleta (ASD Chianti Baseball)
Cristina Minneci - Fisioterapista
Simone Polloni - Medico
Aldo L. Peronaci - Team Manager
hanno fatto parte della squadra che si è laureata Campione di Europa di categoria battendo in finale la Repubblica Ceca. Con l'accesso alla finale l'Italia Under 12 si era anche qualificata ai mondiali di categoria in programma a Tainan (Taiwan) nel 2019.
Il titolo europeo U12 rimane quindi nei confini italici. La Repubblica Ceca ha potuto solo inchinarsi (11-0) di fronte alla forza degli azzurri che non hanno sbagliato nulla nella partita più importante. Due inning devastanti in attacco, un monte dominante, una difesa sicura come forse non aveva ancora fatto vedere prima, ed i giochi sono fatti. Italia ancora Campione d'Europa e con i numeri sempre dalla sua parte: 145 punti segnati, 127 valide, con 58 extrabase tra cui 7 fuoricampo, solo 3 punti di pgl concessi in tutto il torneo, 5 shutout e 7 vittorie prima del limite, compresa la finale. Tutti ingredienti che potevano portare ad un unico risultato: la vittoria finale.
Forse la perfezione non esiste, ma l'Italia vista a Budapest è stata perfetta nei momenti decisivi. E il detto "il peggiori nemico del bene è il meglio", per ora non riguarda l'Italia U12 che continua a stupire anno dopo anno e quest'anno ha aggiunto al titolo continentale la qualificazione al Mondiale U12 2019. Gli azzurri ancora una volta hanno dimostrato di essere i migliori in Europa e i numeri lo confermano. Da quando, dopo 17 anni di assenza, ha deciso di ripresentarsi al vecchio continente, Utrecht 2017, l'Italia U12 è imbattuta. In due edizioni dell'Europeo nessuno è stato in grado di mettere ko nemmeno una volta gli azzurrini. Alle 5 vittorie di un anno fa in Olanda, si aggiungono le 8 di Budapest. Uno score in continuo miglioramento che dopo i 4 successi per manifesta del 2017, ha visto metterne in bacheca altri 7 nel 2018. Così è arrivato il titolo continentale numero 8. Frutto del lavoro dello staff tecnico guidato da Stefano Burato che ha condotto il gruppo di piccoli atleti come una squadra di Major League, al massimo della professionalità ma senza dimenticare che si trattava di bambini. Meticolosi in ogni fase del torneo, dalla preparazione delle partite, allo scouting delle avversarie, alla gestione delle gare e di quelle poche situazioni di difficoltà affrontate dagli azzurri nell'avventura ungherese. E la risposta dei giocatori è arrivata sul campo. Attacco più produttivo, miglior difesa, miglior monte di lancio. Un dominio che per restate in vetta all'Europa l'Italia ha solo dovuto confermare nella finale con la Repubblica Ceca.
Una finale dove non c'è mai stata storia, giocata da dominatori e vinta da dominatori degli avversari. Così come in quasi tutto il torneo, unica eccezione l'equilibrata semifinale con la Russia, all'Italia sono bastati 2 big-inning in attacco, terzo e quinto, per far cadere le certezze ceche. A tutto il resto ha pensato Luca Magnani, scelto come lanciatore partente per la sfida più importante della stagione. Il numero 17 azzurro dal monte ha disposto come ha voluto delle mazze avversarie, quasi sempre in ritardo sulla sua fastball. Così è arrivata la partita completa, 87 lanci, con 10 strikeout e una no-hit spezzata solo all'ultimo inning da un singolo interno del leadoff ceco. Il minimo sindacale per un attacco che si è visto respinto dal lanciatore azzurro, aiutato dalla sua difesa, anche nell'unica vera occasione per poter riaprire la partita. Al terzo, subito dopo il primo graffio dell'Italia sulla sfida con 6 punti firmati con il contributo di tutto il lineup e sigillati dal doppio di Magnani ed il triplo di Palmolella, la Repubblica Ceca si è trovata con le basi cariche grazie a 3 basi ball concesso dal partente azzurro nell'unico momento di affanno. Ma non è bastato ai Cechi per rompere la shutout perché Magnani ha ritrovato il controllo e chiuso la porta in faccia con il sesto strikeout della sua gara.
Non paga di quanto già fatto l'Italia ha voluto ripetere l'impresa degli azzurri nel 2017 ad Utrecht e chiudere la finale per manifesta. Così nella quinta ripresa è arrivato un altro giro completo del lineup aperto dal coast to coast di Matteo Casadio che dopo aver toccato un doppio ha completato la sua corsa fino a casa nella stessa azione approfittando di 2 errori della difesa ceca. Il là ad un attacco azzurro che si è sentito pago solo dopo aver siglato 5 punti ed essersi messo nelle condizioni di chiudere prima del limite.
Una gioia esplosa all'ultimo out sull'asse Taschin-Magnani. Italia ancora Campione d'Europa U12. E il coro "Su le mani siamo italiani" partito dalle tribune a fare da corredo alla splendida vittoria.
(Fonte: Federazione Italiana Baseball e Softball)