Prima Conferenza Regionale dello SPORT
Sabato 28 ottobre si è tenuta a Firenze la prima Conferenza regionale dello Sport, alla presenza di circa 450 persone che si sono confrontate in venti tavoli di lavoro, due per ogni tema analizzato. Un incontro promosso dall’assessorato allo sport della Regione Toscana, in collaborazione con CONI Toscana, CIP e ANCI finalizzato a far emergere proposte da utilizzare per le politiche dello sport regionali e da sottoporre anche al Ministro dello Sport.
Prima dell’avvio dei lavori, ci sono stati anche i saluti di Massimo Porciani, presidente del CIP toscano, mentre l’assessore Saccardi ha letto i messaggi del Ministro Luca Lotti e del Presidente del Coni Toscana ,Salvatore Sanzo:"riunirsi per la prima volta intorno ad un tavolo tutti insieme per parlare e confrontarsi sul ruolo dello sport in tutte le sue sfaccettature è un atto di grande responsabilità per migliorare il futuro del movimento sportivo toscano
Desidero ringraziare tutti i presenti, a partire dall’Assessore Stefania Saccardi, per aver reso possibile questa prima volta già unica e sicuramente proficua.
Sono sicuro che una serie di spunti arrivati da chi quotidianamente lavora sul campo - società, associazioni, volontari, atleti, dirigenti, istituzioni scolastiche e sportive - sarà fondamentale per far crescere lo sport toscano."
Questi i dieci temi dei tavoli di lavoro. Il lavoro della mattina è organizzato in 20 tavoli, due per ciascun tema. Nel pomeriggio i coordinatori dei tavoli tematici esporranno alla platea i risultati dei confronti.
I luoghi dello sport
I "luoghi dello sport" sono gli spazi dove ogni persona, di qualsiasi età, può praticare un'attività fisica commisurata alle proprie attitudini, abilità e possibilità. Si trovano all'interno di strutture dedicate, nelle nostre città, nei parchi e nei giardini, nella natura e dovunque si possa godere del piacere di muoversi in libertà e sicurezza. Le nostre comunità locali, oltre ai servizi basilari, hanno bisogno, per definirsi tali, di una adeguata dotazione di impianti sportivi strutturati quali palestre, piscine, campi sportivi, e di luoghi attrezzati all'interno dei quali può essere fatto sport con o senza l'aiuto e la guida di persone appositamente formate. La Toscana presenta un quadro dal quale emergono aspetti positivi e criticità, sia in termini di qualità, presenza e funzionalità del patrimonio di impianti esistenti, che di ambienti nei quali si può svolgere lo sport e l'attività fisica.
Nessuno è secondo - Sport come strumento di integrazione sociale
Appare sempre più rilevante il ruolo della pratica sportiva come fattore di inclusione e integrazione sociale, con particolare riguardo alla prevenzione del disagio giovanile. Lo sport si configura infatti come un potente veicolo di valori sociali aggregativi, educativi e formativi nei confronti di tutte le fasce della popolazione, con particolare riguardo alle fasce più deboli e vulnerabili della società. Lo sport offre percorsi educativi, di crescita e di condivisione di valori sociali, quali il rispetto delle regole, il corretto rapporto individuo/gruppo, l'incontro competitivo, ma rispettoso, con l'altro, il riconoscimento delle diversità, lo sforzo di superare i propri limiti come slancio a migliorarsi attraverso l'impegno e l'applicazione. La pratica sportiva diviene dunque un linguaggio universale capace di parlare a tutti, promuovendo e diffondendo i valori del merito, dell'impegno e dell'uguaglianza.
Sport e salute
L'attività fisica costituisce una delle funzioni umane basilari. Quando siamo bambini è un piacere muoversi e sarebbe sufficiente assecondare questa energia per insegnare abilità e coordinazioni: l'apprendimento e la gioia di muoversi sono degli stimoli importanti sia fisici che mentali e con implicazioni sociali che favoriscono il benessere complessivo della persona. In età adulta è mentalmente più faticoso muoversi, ma con una sana abitudine al movimento è possibile mantenere le capacità motorie più a lungo e prevenire così diverse patologie degenerative, cognitive e non solo. E' ancora più evidente, a fini della prevenzione, l'importanza di un'adeguata attività fisica per gli anziani.
Le modalità con le quali si svolge attività fisica, l'importanza del gruppo, il valore che gli assegniamo come ingrediente essenziale per la salute, lo svolgere questa attività in ogni fase della nostra vita, sono alcuni degli elementi che possono qualificare la qualità della vita.
Sport e scuola
Dall'anno scolastico 2015-2016 è attivo in Toscana il progetto "Sport e Scuola compagni di banco", che, grazie ad un'intesa regionale tra molti soggetti istituzionali, promuove l'educazione fisica nella scuola primaria (prima, seconda e terza) per un'ora settimanale per ciascuna classe. Nella scuola primaria, grazie a CONI, si sta realizzando anche il progetto nazionale "sport di classe" e vi sono numerosi e diffusi interventi da parte di associazioni sportive in tutto il territorio regionale. Nella scuola secondaria l'attività di educazione fisica è strutturata e incardinata nell'attività scolastica, ma anche in questo caso ci sono numerosi e molteplici interventi esterni da parte di associazioni sportive. Inoltre da pochi anni in Italia si sta realizzando l'esperienza dei licei sportivi, ovvero percorsi scolastici che permettono allo sport di assumere un valore importante nell'esperienza formativa.
Ruolo dello sport nel recupero socio-psico-fisico
Lo sport costituisce un valido e spesso irrinunciabile strumento riabilitativo per le persone portatrici di disabilità permanenti o temporanee, di natura fisica o psichica. Nelle categorie che possono giovarsi della pratica sportiva a scopo riabilitativo rientrano a pieno titolo non solo i disabili in senso stretto, ma anche i portatori di sofferenza psichica o psicologica, oppure coloro che sono esclusi dalla socialità a causa di dipendenze. Fra questi in particolare si annoverano anche soggetti deboli come migranti e detenuti per i quali lo svolgimento della pratica sportiva, oltre a favorire l'inclusione sociale, svolge una funzione terapeutica come mezzo idoneo al recupero della forma fisica e dell'equilibrio psicologico, elementi fondamentali per l'autonomia dell'individuo e la valorizzazione della sue capacità.
Economia e sport
L'attività sportiva ha assunto una dimensione economica progressivamente crescente nelle economie dei paesi sviluppati e sta avendo sempre maggiore rilievo grazie ai percorsi di turismo a vocazione sportiva. Si possono avere due definizioni di economia dello sport: la prima, più ristretta, riguarda gli effetti economici del grande sport professionistico e dei grandi avvenimenti. La seconda comprende anche gli effetti indiretti dell'attività sportiva e tutte le ricadute che gli eventi a larga partecipazione e la pratica sportiva in senso lato possono generare su un territorio. Una delle principali questioni da approfondire consiste dunque nel come mettere a sistema questa nuova economia, creando sistemi di relazione sul territorio capaci di presentare offerte competitive, migliorando e sviluppando la propria impiantistica sportiva (anche a livello di gestione), ideando nuove occasioni di comunicazione e promozione delle proprie iniziative (e di conseguenza del territorio stesso) e sviluppando idonei metodi di ricerca e valutazione dell¹impatto socio-economico degli eventi sportivi.
Università, formazione operatori di sport
In Italia la formazione sportiva, sia quella degli atleti che quella degli insegnanti, istruttori, allenatori, arbitri e dirigenti è realizzata da diverse "agenzie formative": la scuola e l'università, il CONI e il CIP, le federazioni sportive, gli enti di promozione, gli enti locali. E' opportuno che questi percorsi formativi siano coordinati tra loro anche individuando, da parte dei soggetti del mondo dello sport, le conoscenze professionali utili e necessarie per un efficace insegnamento e diffusione della pratica sportiva. Inoltre in Toscana abbiamo due Università (Firenze e Pisa) che laureano in scienze motorie. E' utile rinforzare la programmazione formativa, per aumentare i benefici e implementare i risultati positivi che possono scaturire da queste attività. Uno dei temi da approfondire è collegato allo sviluppo delle professionalità ed alle modalità formative presenti sul territorio toscano.
I valori dello sport
La "Carta Etica dello Sport", adottata e proposta dalla Regione Toscana, è composta da 15 articoli all'interno dei quali sono indicati i principi ed i valori ai quali una pratica motoria e sportiva corretta debba conformarsi. Molte associazioni sportive ed enti hanno aderito, adottando propri codici di comportamento e di disciplina; è necessario che queste "carte" possano effettivamente essere portatrici dei valori positivi dello sport ed avere una reale incidenza nei comportamenti sportivi, a partire dalla valorizzazione di buone pratiche messe in atto in Toscana. I campioni dello sport, con i loro comportamenti e le loro gesta, fanno oramai parte dell'immaginario collettivo, in molti casi sono fonte di valori, di regole e di comportamenti. Ciò nonostante al riguardo c'è un tema etico da approfondire legato all'essenzialità dei messaggi che vengono veicolati ed ai loro reali valori d'inclusione e di promozione di stili di vita sani e consapevoli.
La dirigenza sportiva: tra volontariato e professioni
E' un tema molto importante, riferito in particolare al ruolo delle associazioni sportive che sono chiamate ad un grande compito educativo, formativo e sociale, per lo svolgimento del quale necessitano anche di capacità gestionali di natura economico/finanziaria. Questo mondo, che vive anche una fase di revisione giuridico/amministrativa, è importante risorsa per le comunità locali in quanto presidia diffusamente il territorio toscano. Il tema delle responsabilità e i modelli organizzativi associativi e societari sono il cuore della conversazione di questo tavolo di lavoro.
Organizzazione sportiva
E' noto l'impegno e l'operosità dei cittadini toscani nelle attività di volontariato, e sappiamo che una delle attività dove i cittadini toscani impiegano le proprie risorse di tempo e spesso anche di denaro, sono quelle relative all'attività sportive. In taluni casi la molla che fa scattare l'azione volontaria è l'attività dei propri figli, ma accanto a tanti genitori ci sono molti altri appassionati e anche alcuni operatori professionisti. E' necessario guardare con attenzione a tutte queste persone, a tutto questo mondo accolto da un sistema sportivo che è fatto di organizzazione e di regole e che necessariamente deve riflettere sulla propria mission.