XXX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
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Trent’anni di impegno
La Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunge alla sua trentesima edizione. Trent’anni di storia: un percorso di impegno che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali, enti locali, in un cammino di continuo cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi, nel segno di Libera.
La Giornata è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017 e localmente in alcune regioni d’Italia (con provvedimenti e leggi differenziate, in Piemonte, Umbria, Puglia, Lazio, Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Emilia-Romagna). A Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, si è svolta nel 1996 la prima edizione, in piazza del Campidoglio, con la lettura del primo elenco delle vittime innocenti, sapientemente redatto grazie alla tenacia e alla pazienza di Saveria Antiochia, madre di Roberto
La Giornata ha l’obiettivo di rimettere al centro il valore delle storie delle vittime innocenti e di quanti oggi subiscono la violenza mafiosa e di partire dalla memoria di quelle storie per dare una lettura attuale e approfondita della presenza mafiosa, generando percorsi di partecipazione civile. In questi trent’anni molta strada è stata fatta, innumerevoli sono state le iniziative, i percorsi proposti e realizzati: l’impegno per la tutela dei beni confiscati alle mafie e riutilizzati socialmente; i percorsi educativi nel mondo della scuola e nei luoghi informali; l’impegno per tenere viva la memoria delle vittime innocenti, intese come persone a tuttotondo, e il percorso di accompagnamento ai loro familiari; i campi di formazione e impegno; la formazione universitaria, i percorsi con i ragazzi e le ragazze sottopost* a procedimenti penali; l’ampliamento della rete internazionale, che oggi vede Libera presente con associazioni, gruppi e altri soggetti collettivi in America Latina, Africa ed Europa. E poi la grande sfida di accompagnare tutte quelle donne che hanno deciso di affrancarsi dai circuiti mafiosi e violenti per tutelare sé stesse e i propri figl*, passo dopo passo supportandole nel riconquistare spazi di autonomia.