Il livornese Michele Borghetti è campione del mondo di Dama

IMG 3220 borghettiEra scritto. Tutti lo sapevano dentro di sé, ma nessuno lo diceva. Michele Borghetti, nato a Livorno il 13 marzo 1973, per la seconda volta consecutiva si aggiudica il titolo di Campione Mondiale di Dama Inglese.
È lui il campione assoluto che ha battuto il challenger sudafricano Lubabalo Kondlo. Un distacco nettissimo che segna la vittoria del campionato di Michele, per gli amici Miki, nel pomeriggio di venerdì 11 settembre nella sala dell’Hotel “La Vedetta”, a Montenero: sei partite vinte ed una sola persa. Uno stacco evidente ma non per questo poco sofferto.

La cerimonia di chiusura e premiazione del campionato del mondo si è svolta ieri mattina a Livorno presso all’hotel La Vedetta in località Montenero dove è stato giocato il match.  Sono intervenute molte Autorità locali, dirigenti della Federdama e un folto pubblico di appassionati.

Borghetti, 42 anni, aveva conquistato il titolo due anni fa, superando l’allora campione iridato Moyseev, di origine russa naturalizzato statunitense. Questa era la sua prima difesa del titolo: Kondlo si era qualificato per la sfida superando le dure selezioni internazionali durate oltre un anno. Il match si è svolto a Livorno presso l’hotel La Vedetta in località Montenero ed è stato seguito da varie migliaia di appassionati (oltre la metà stranieri) grazie alla diretta tramite webcam internet.

Nonostante il risultato finale, abbastanza netto, la vittoria di Borghetti è stata sofferta: il sudafricano ha provato in ogni modo a superare le accorte difese dell’azzurro, che ha giocato con grinta e attenzione, e spesso ha dovuto ricorrere a tutta la sua abilità per vincere o salvare un difficile finale, dimostrandosi comunque molto preparato in tutti gli impianti di gioco imposti dalla “apertura sorteggiata”: le mosse iniziali, infatti, non erano libere, ma ad ogni partita venivano sorteggiate le prime due mosse del Bianco e la prima del Nero. In questo modo sono possibili oltre 150 impianti iniziali, il che sostanzialmente impedisce che si possa giocare ‘a memoria’ e obbliga ogni volta a ragionare con la propria testa.

Borghetti, che si è confermato il più eclettico e forte damista italiano e mondiale, avrà la prossima sfida in cui dovrà mettere in palio il titolo tra due anni: le selezioni per designare il futuro sfidante, coordinate dalla Federazione Mondiale, sono già iniziate.  

   

Ricordiamo che il Mondiale si gioca con le regole della dama variante ‘inglese’ – la più diffusa nel mondo. Come la dama che si gioca da noi, detta  ‘dama italiana’ ha per campo di gara la classica damiera di 64 caselle (8x8). In entrambe la presa è sempre obbligatoria (il ‘soffio’ è stato abolito da più di 35 anni!)  ma mentre nella versione italiana si deve prendere il maggior numero di pezzi e  a parità il pezzo maggiore o iniziare a prendere dal pezzo maggiore, nella dama inglese questa restrizione non è prevista; inoltre nel gioco italiano la  pedina non può catturare la dama, cosa che nel gioco inglese è invece possibile. 

La Federdama (FID) è disciplina sportiva associata CONI   Il gioco della Dama è considerato a tutti gli effetti sport e la Federazione dipende direttamente  dal CONI, rispettandone tutte le regole. Per questo, per esempio, nei  principali tornei c'è anche il controllo antidoping. Da ricordare infine che il gioco della Dama costituisce disciplina di insegnamento nella scuole dell’obbligo in base agli accordi tra la FID e il MIUR; la FID organizza anche corsi per gli insegnanti delle varie scuole che poi a loro volta insegneranno ai ragazzi
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