La città di Livorno ieri, 19 luglio, ha salutato i suoi atleti in partenza per le Olimpiadi di Rio 2016.

Federico Turrini, Martina De Memme, Chiara Masini Lucetti, Sara Franceschi, nuotatori cresciuti tra le corsie delle piscine livornesi, insieme a Gabriele Detti, purtroppo assente perché già in fase di allenamenti.

Al loro fianco Stefano Franceschi, tecnico, allenatore, doppiamente orgoglioso di questo prossimo traguardo a fianco dei “suoi” atleti e della figlia Sara, diciassettenne, la più giovane della Delegazione italiana.

La cornice della piscina Camalich di Via Allende ha accolto anche Francesco Marrai, velista 26enne che si è allenato nello specchio d’acqua di fronte ai Tre Ponti ed è tornato il giorno precedente dal Brasile dove ha “studiato” venti e mari.

Assenti purtroppo gli schermitori livornesi, Aldo Montano, Andrea Baldini e Irene Vecchi, anche loro in fase di allenamenti in vista del grande traguardo di Rio.

Un clima di festa, di gioia, di entusiasmo e applausi scroscianti da parte di tutta la cittadinanza presente, dalle giovani leve del nuoto, a tutte le età rappresentate.

Le autorità presenti, locali e regionali, hanno espresso il loro augurio ed il grande orgoglio per una città come Livorno che vanta tanti palmares nel mondo sportivo.

Tra le autorità sportive, Salvatore Sanzo, Presidente del Coni Regionale, Paolo Corrieri, Delegato del Coni Point Livorno, Roberto Bresci, Presidente della FIN Regionale, Mario Fracassi, Delegato della FIN Provinciale, Lorenzo Carbonari.

Presenti inoltre il presidente dell’Esseci Nuoto, Roberto Fedeli, presidente dell’Officina dello Sport e Giovanni Giannone, dirigente sportivo, il Consigliere Regionale del PD, Francesco Gazzetti, il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle, Enrico Cantone, l’Assessore allo Sport del Comune di Livorno, Andrea Morini.

Da parte di tutti parole di stima ed incoraggiamento per questa nuova stupenda avventura.

In particolare, il Presidente del Coni Regionale, Salvatore Sanzo, ha invitato tutti gli atleti a vivere profondamente questa esperienza, a prescindere dai risultati che otterranno, perché già l’essere convocati e condividere le proprie emozioni  a fianco di tanti altri atleti sarà una vittoria indimenticabile.