Dama: Andrea Bocelli gioca con Michele Borghetti nella lotta alla ludopatia
Una giornata speciale, un incontro fra il campione del mondo di dama Michele Borghetti col grande tenore Andrea Bocelli in un liceo scientifico di Forte dei Marmi per un evento dimostrativo contro la ludopatia, organizzato da Nicola Gualerci.
Una mattinata stupenda, iniziata con il campionissimo labronico che ha giocato contro 15 ragazzi del liceo scientifico Michelangelo di Forte dei Marmi (LU), proseguita poi con una esibizione di Michele contro i due migliori fra i 15 antagonisti. In questo caso “Miki" li ha affrontati girato di spalle e quindi senza vedere la damiera.
Come noto Michele Borghetti, oltre ad essere Campione del Mondo “a tavolino” con l’avversario davanti è anche detentore di uno straordinario record mondiale avendo affrontato, in contemporanea, ben 23 avversari pur essendo con le spalle rivolte alle 23 damiere e regolandosi solo con le mosse che gli venivano, tavolo per tavolo, comunicate dall’arbitro. Mosse alle quali lui replicava, sempre senza guardare, comunicando all’arbitro la sua risposta.
Tornando alla giornata di giovedì 28, alla fine di questa sua esibizione è arrivato il clou della mattinata. Michele Borghetti contro il grandissimo tenore Andrea Bocelli, uno di fronte all’altro. Partita svolta su una damiera speciale per dare modo al grande cantante di potersi regolare per la posizione sul “campo da gioco”. Bisogna dire che Bocelli ha resistito per oltre 15 mosse.
Andrea Bocelli si è dimostrato, come pure Borghetti, persona amabilissima e fra i due si è instaurato un ottimo rapporto fondato sulla stima e rispetto reciprocoper il grande ruolo che entrambi svolgono nel rappresentare l’Italia nel mondo.
Prima della manifestazione sono stati letti i bellissimi messaggi del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e del Presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò.
L’evento è stato ripreso e messo in onda dalla trasmissione televisiva Linea Verde del canale Rai 1 e andrà in onda sabato 13 febbraio alle 11.
IL SALUTO DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE STEFANIA GIANNINI
Autorità e colleghi, cari studenti L’errore più tragico della “malattia del gioco” è ciò che resta nascosto, come un’ombra, nel significato stesso delle parole: la “ludopatia” è sempre una “ludofobia”, la distruzione della vitalità che è il fondamento del gioco. Nasciamo giocando. Nutriamo le nostre capacità cognitive, apprendiamo i meccanismi di comportamento sociale attraverso il gioco: smontiamo il dolore e arricchiamo la gioia stessa della vita quando ci lasciamo andare e continuiamo a giocare con noi stessi e con gli altri. E’ dunque una tragedia culturale che persino il gioco sia diventata un’ossessione, la malattia sociale che colpisce in modo trasversale giovani e meno giovani, donne e uomini, individui di ceto e istruzione diversa. E’ un’enorme tragedia perché ai valori della gara, del divertimento, dell’ironia la ludopatia sta sostituendo, in modo devastante, le scorciatoie della disperazione: solitudine, autodistruttività, compulsività, paura. La ludopatia, se nasconde la ferita della “ludofobia”, deve essere aggredita in primo luogo da una nuova cultura a cui il mondo intergenerazionale della scuola deve dare il suo contributo. Occorre far di tutto per riaccendere fra i giovani la creatività, la partecipazione, l’innovazione, il desiderio della costruzione di un mondo migliore. Quando il Ministero e la Legge 107 mettono in gioco il piano della Scuola Digitale o quella vasta apertura alla realtà (attraverso un piano articolato di alternanza scuola/lavoro); quando la Scuola, con varie azioni e piani, vuole tornare ad essere, in modo strutturale e non solo sperimentale, quell’opportunità di rilancio e di dinamismo che ruota attorno ad un’idea di istruzione libera, inclusiva, non di freno ma di apertura alle scommesse globali, ebbene si sta giocando una rivoluzione della cultura, in cui all’abbandono, alla disperazione, alla violenza dell’azzardo, si oppone la fiducia, la consapevolezza, la gioia di giocare davvero un ruolo nella realtà. -2- Ringrazio la vostra Scuola per questa giornata. Saluto con simpatia il genio della dama Michele Borghetti, il grandissimo tenore Andrea Bocelli e gli altri ospiti. Da parte vostra è un segno di grande merito, di generosità e di sensibilità, essere qui, stamattina, con le ragazze e i ragazzi a parlare ancora di sogni e di visioni. L’impegno concreto da opporre alla ludopatia non solo nega le sue trappole ma soprattutto deve esaltare la forza dell’impegno, dell’intelligenza e della bellezza contro l’aridità del mondo.
IL SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CONI MALAGO’
Rivolgo il mio più sincero saluto, a nome personale e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, al Liceo Scientifico Michelangelo agli organizzatori e a tutti i protagonisti dell’evento contro la ludopatia che si tiene a Forte dei Marmi. Si tratta di un appuntamento importante per sottolineare — grazie anche all’ausilio dimostrativo della dama — l’importanza di esempi corretti per evitare pericolose degenerazioni sociali e per crescere a livello personale e comportamentale, facendo riferimento ai valori che rappresentano l’ineludibile base del nostro movimento. Nel vostro istituto sono presenti oggi campioni e personaggi di indubbia fama, che attraverso il percorso intrapreso sono diventati modelli di riferimento per le loro virtù umane prima ancora che agonistiche. Michele Borghetti, tra gli altri, è stato ricevuto nello scorso mese di dicembre al Quirinale dal Presidente della Repubblica Mattarella: un tributo meritato per un ragazzo di eccelsa qualità e riconosciuto talento, un segnale fondamentale perché — per la prima volta nella storia — anche i campioni delle discipline non olimpiche sono stati ricevuti dal Capo dello Stato. Questo certifica l’importanza dello sport come strumento formativo irrinunciabile, inestimabile opportunità per i giovani, perché non garantisce solo il benessere fisico ma è capace di favorire l’inclusione, l’aggregazione, il corretto sviluppo dei rapporti interpersonali. I giovani devono avere risposte sicure, nel nome della trasparenza, per abbracciare la liceità e abbandonare le dipendenze da esempi errati. Chi fa parte del nostro mondo deve osservarne i valori, perseguendone sistematicamente gli obiettivi. Faremo sempre più la nostra parte per arrivare dove altri fenomeni danneggiano la società, tenendo lontani i rischi e incoraggiando comportamenti irreprensibili. Il nostro movimento richiama un forte senso di responsabilità e sviluppa l’attitudine al sacrificio, la propensione a conquistare risultati attraverso l’abnegazione. Lo sport implica disciplina, il rispetto delle regole e per questo combatte strenuamente — emarginandolo – chi attenta la genuinità della competizione, tentando il ricorso a pratiche o a mezzi illeciti. Una palestra di vita per chiudere fuori le paure e i rischi. Questa giornata contribuisce a combattere ogni fenomeno che allontana dai sentieri di una crescita armonica e corretta. Giocate e divertitevi, ma sul campo, senza esasperare la rivalità, sempre nel rispetto dell’avversario e delle regole. Fatene un vero e proprio stile di vita. Diventerete prima campioni di vita e poi di sport.
I complimenti di ANDREA BOCELLI per la rinnovata conquista del titolo mondiale da parte di MICHELE BORGHETTI
Caro Michele,
Desidero farLe le mie più sincere congratulazioni per l’importante traguardo cui è pervenuto, sono felice che un conterraneo scriva (anzi ribadisca) il proprio nome nella storia di uno “sport della mente” che personalmente amo moltissimo. Idealmente aggiungo il mio applauso ed il mio calice alzato, nel corso della odierna cerimonia di premiazione.
Il Suo esempio contribuisce a ribadire un concetto prezioso, la Sua affermazione rimarca con forza un messaggio che ritengo fondamentale per le giovani generazioni, e cioè che un sano esercizio della mente – al pari di quello fisico – attraverso un gioco quale quello della dama, risulta uno straordinario alleato, per allenare la mente e forgiare persone acute e riflessive, la cui formazione non viene in tal modo distolta da altro genere di passatempi, assai meno costruttivi.
Mi auguro ci sia prima o poi occasione, gentilissimo Michele, di poter giocare a dama insieme, in una situazione benefica.
Ancora complimenti: congratulazioni vivissime ed un caro saluto
Andrea
(Fonte: Federazione Italiana Dama)